Sai quanti litri d'acqua occorrono per coltivare il cotone necessario a realizzare una t-shirt? Secondo uno studio condotto dal SERI - Sustainable Europe Research Institute - l'acqua per realizzare la fibra necessaria a produrre il tessuto per una t-shirt è pari a 2.700 litri.
2.700 litri d’acqua per una sola t-shirt. Un dato che sembra incredibile, ma che purtroppo corrisponde alla realtà.

Ma l'elevato consumo di acqua non è l'unico problema legato alla coltivazione intensiva del cotone. Molti sono gli aspetti critici di questo tipo di produzione, ad esempio l'uso di diserbanti e insetticidi o lo sfruttamento del lavoro a basso costo (guarda il video di approfondimento sul canale di Euronews).

Per rispondere all'urgenza di una produzione più sostenibile nel settore cotoniero, ma in generale in tutto il tessile, alcune aziende produttrici hanno avviato da alcuni anni un tipo di coltivazione più sostenibile ed etica.
Da quanto riportato da Liesl Truscott, direttrice di Textile Exchange, organizzazione globale no-profit che lavora per guidare il settore tessile verso una moda più sostenibile, il cotone organico al momento non supera l'1% della produzione del cotone. Un dato che fa riflettere su quanto lavoro ci sia ancora da fare prima di raggiungere l'obiettivo della sostenibilità.
Il cotone denominato ORGANICO/BIOLOGICO deve essere certificato da specifici enti sovranazionali i quali controllano che il processo industriale e le condizioni dei lavoratori rispettino determinati standard qualitativi che si possono riassumere nei seguenti punti:
- No OGM (Organismi Geneticamente Modificati)
- Terreno sano irrorato esclusivamente con materie organiche
- Terreno sempre vivo grazie alla rotazione delle colture
- Defogliazione naturale dovuta agli agenti atmosferici (si seguono le stagioni)
- Tinture usate a basso impatto ambientale
- Garanzia di lavoro equo in tutta la filiera tessile.
La produzione sostenibile del cotone è oggi un'esigenza improrogabile che emerge anche da analisi come il Lyfe Cycle Assessment che misura il ciclo di vita dell'abbigliamento. La LCA è una struttura analitica che valuta i carichi ambientali di un prodotto, dalla nascita alla morte dello stesso e monitora l’utilizzo di risorse primarie come energia, acqua, terra e lavoro.
Oltre a far bene all'ambiente e alle persone, il cotone biologico garantisce una maggiore qualità che si traduce in performance più elevate del tessuto: anallergico e morbido al tatto, presenta un tocco decisamente più naturale. Chiaramente per garantire l'effettiva sostenibilità, tutti i processi industriali che hanno ad oggetto la fibra devono rispettare i criteri sopra indicati. Ad esempio, le tinture impiegate per colorare il tessuto grezzo devono avere il minimo impatto ambientale, la catena produttiva di taglio e confezione deve garantire determinate condizioni di lavoro e il rispetto di tutte le normative vigenti in materia di sostenibilità.
Una strada in divenire e obiettivi a lungo termine al raggiungimento dei quali anche noi consumatori possiamo contribuire, in primis scegliendo capi certificati organici e riducendo sensibilmente il numero di pezzi acquistati per stagione.