" I jeans rappresentano la democrazia nella moda". Con questa celebre frase Giorgio Armani riassume l'essenza del famoso tessuto blu, che, non solo ha attraversato secoli ed epoche, ma con il passare degli anni da tessuto "operaio" è diventato must have assoluto, oggetto del desiderio di acquirenti di ogni età, sesso, estrazione sociale.
Comunemente conosciuto come jeans o denim, il tessuto blu ha origini tanto antiche quando discusse. Secondo alcuni nacque in Italia, più precisamente nel genovese dove nel 1500 la tradizione tessile era molto radicata. Al fine di ottenere un tessuto molto resistente, destinato a proteggere le merci caricate sulle navi che partivano dal porto ligure, le tessiture genovesi elaborarono una particolare tipologia di fustagno in cui si intrecciavano fili di cotone bianco e lino blu. Dal suo nome comune, blu di Genova, deriverebbe blu jeans pronunciato alla francese.
Questa teoria è avvalorata da un'interessante testimonianza pittorica. Nel XVII secolo un pittore anonimo, successivamente ribattezzato come Maestro della tela di Genova, ritraeva popolani e mendicanti abbigliati con a famosa tela blu. Questa fonte darebbe credito alla teoria secondo la quale all'epoca il jeans fosse impiegato per la realizzazione di abbigliamento destinato alle classi meno abbienti proprio per la sua straordinaria resistenza all'usura.
Un'altra teoria colloca la nascita di questo longevo tessuto nella stessa epoca, ma in Francia, più precisamente nella città di Nimes. L'altro appellativo della tela di cotone denim deriverebbe proprio dal nome della città. Anche secondo questa teoria il denim nacque allo scopo di proteggere le merci in partenza dai porti francesi durante i lunghi viaggi oltreoceano.
Un'origine modesta, dunque, quella del jeans o che dir si voglia, del denim. Ma forse furono proprio le caratteristiche di estrema resistenza, di pesantezza, di longevità a determinarne la diffusione a livello mondiale.
Una volta oltrepassato l'Oceano verso il Nuovo Mondo, infatti, la tela blu divenne il tessuto privilegiato dei pionieri partiti alla conquista del West, dei cercatori d'oro e dei cowboy: un tessuto super performante, insensibile all'usura e alle peggiori condizioni di lavoro.
Le sue potenzialità furono consacrate da Levi Strauss che, in società con il sarto Jacob Davis, a fine '800 brevettò il pantalone di jeans così come lo conosciamo, grazie all'aggiunta dei rivetti in rame posizionati sulle tasche per conferire struttura e ulteriore resistenza al capo.
Se fino agli anni '50 dello scorso secolo il jeans incontrava il favore dei lavoratori, successivamente alcuni dei movimenti culturali dominanti, come la beat generation, e i fenomeni di massa, come il cinema, ne determinarono la consacrazione a capo cult e must have da possedere e indossare in ogni stagione.
Da allora fino ad oggi la strada del jeans è stata sempre in discesa: indossato da attori e attrici famosi, divenuto manifesto della rivolta degli anni '60, salito sulle piste della disco dance negli anni '70 e '80, assunto a icona grunge nei '90, protagonista delle passerelle di alta moda negli anni 2000.
Indossare un paio di pantaloni in jeans, una camicia, un giubbino o qualsiasi altro capo realizzato in tela denim è come se indossassimo un pezzettino do storia del costume.
Il jeans è un tessuto chiave per Manifattura Wesp. Nelle nostre collezioni non possono mancare modelli iconici e studiati nel minimo dettaglio, realizzati dai “Maestri del jeans” con tele di alta qualità ed esclusivamente Made in Italy.
Tre sono i TAILORED JEANS da indossare tutto l’anno e declinare in stili diversi grazie alla loro grande versatilità.
Il REGULAR GAMBA DRITTA BOTTOM UP che esalta le curve di ogni donna in modo discreto dando un piccolo aiutino al lato B. Il tessuto leggermente stretch dona struttura al pantalone slanciando le forme e sottolineandole nei punti giusti. Ma a fare la differenza è la cucitura “furba” posizionata in prossimità dei glutei per delinearlo e sollevarlo. Un trucco del mestiere studiato e sviluppato con la nostra Nicoletta, esperta artigiana fiorentina che lavora la tela blu da una vita. Insomma, un modello da avere ad ogni costo e indossare nelle più svariate occasioni, anche grazie al punto di colore blu denim sempre attuale. Bellissimo ed elegante camicia, giacca e tacco alto, casual con un overpull, sportivo con t-shirt e sneakers.
Il BOYFRIEND è un nuovo classico entrato nei nei nostri guardaroba e destinato al successo. Un modello confortevole che si ispira alla modelleria maschile, con vita scesa, è morbido sui fianchi e di gamba leggermente ampia. Di grande impatto se indossato con tacco alto in abbinamenti non scontati, ad esempio con top preziosi in seta o maglioncini slim in puro cashmere. Il boyfriend by Manifattura Wesp è in tela ferma (senza elastan) con stone washed di ispirazione vagamente vintage. Per tutte le età.
Il FLARED con gamba dritta fino al ginocchio e leggermente svasato interpreta in chiave contemporanea lo stile seventies che ciclicamente torna alla ribalta. Realizzato in tessuto denim leggermente stretch per accarezzare e sottolineare le forme, disegna la gamba in modo elegante ed è pensato per slanciare la figura se indossato con scarpe o stivali con tacco alto. Un classico della jeanseria.
Immancabile, poi, la CAMICIA in denim fermo, un continuativo immancabile e all season che attribuisce carattere a ogni look. Lo stile di questo capo sartoriale si ispira alla modelleria della classica American Denim Vintage Shirt con impunture in contrasto e bottoncini in madreperla. Di vestibilità comoda si indossa anche come “jacket” nelle stagioni di transizione, aperta su top e t-shirt. Attribuisce carattere ai look più classici, ad esempio se indossata sotto un blazer o un monopetto eleganti. Diventa rock se abbinata al pantalone o alla gonna in pelle.
Veri gioielli dell’artigianato del jeans, capi sartoriali frutto di un attento studio sulla modelleria, creati per far incontrare stile, qualità e comfort totale.
In galleria: i modelli jeans firmati manifattura Wesp; dipinti attribuiti al Maestro della Tela di Genova ("Il piccolo mendicante", "Madre che cuce con due bambini", "Donna mendicante"); Costume tipico genovese risalente alla seconda metà del XIX secolo; Cowboy americano; Marilyn Monroe; Jeans anni '70.